ZetaTalk: Scioglimento delle Calotte Polari
Dopo
i cataclismi il ghiaccio presente ai Poli si fonderà, mentre allo stesso tempo
si riformerà sopra i nuovi Poli. La fase di fusione avverrà più velocemente
della riformazione, dato che per quanto riguarda la riformazione del ghiaccio
ci sono più fattori in gioco di quelli che regolano la sua fusione. Spiegheremo
meglio il concetto. La velocità di fusione del ghiaccio sopra i vecchi Poli sarà
basata sulla temperatura dell'aria e l'assorbimento dei raggi solari, ed entrambi
saranno alti in quanto i vecchi Poli saranno situati essenzialmente vicino al
nuovo Equatore. Tutta l'acqua che si troverà ai nuovi Poli invece si congelerà,
ma l'accumulazione di ghiaccio sui Poli non proviene solo dall'acqua presente
sul posto dal momento in cui il Polo assume quella posizione. L'accumulazione proviene
in modo notevole dalle precipitazioni e queste si accumulano nel corso dei
secoli. Ad un certo punto viene raggiunto un equilibrio, e gli iceberg si
rompono e galleggiano verso acque più calde e cose del genere. Ecco perché la
Terra, conterrà più acqua nei suoi oceani per un certo periodo di tempo dopo i
cataclismi.
Se
quindi ai nuovi Poli occorrono secoli per riformarsi completamente, i Poli
attuali spinti sotto il Sole equatoriale si fondono velocemente, innalzando
così il livello del mare, in tutto il mondo, da 650 - 700 piedi (200-215 metri
circa) nel giro di 2 anni. I superstiti che vivono sotto questo livello si
muoveranno ripetutamente allontanandosi dai fiumi che cominceranno a esondare e
diverse zone oggi paludose si trasformeranno in laghi. La scelta dei luoghi di
sopravvivenza dovrebbe considerare seriamente questo aspetto così come l’eventualità
che le vie di fuga per i superstiti
potrebbero essere bloccate dall'innalzamento delle acque. I luoghi di
sopravvivenza dovrebbero essere selezionati in base alla loro capacità di
collegamento con altre terre che rimarranno sopra il livello del mare, in modo
che le varie tecnologie e capacità possono essere condivise fra i gruppi di superstiti.
Sarà così possibile lo scambio di visite in un nuovo mondo senza mappe e
certamente senza guide di riferimento per i naviganti che sembreranno navigare in un mare
infinito.
Presupponendo
che i Poli siano stati sempre, essenzialmente, dove si trovano oggi, gli esseri
umani hanno estratto dei campioni di ghiaccio credendo che rappresentino un’esatta
testimonianza congelata dei cambiamenti climatici dei secoli precedenti - uno
strato di polvere qui, punte di vegetazione là, un livello elevato di anidride
carbonica qui e tutte le possibili variabili. Tuttavia, diversamente dagli
anelli in un albero, che mostrano la sua reale età, gli strati di ghiaccio non
mostrano ciò che è assente. Il tronco dell'albero è osservato nella sua
interezza, riflette l’intera vita di un albero, ma il ghiaccio polare riflette
soltanto quella parte di vita che non si è sciolta. Molti slittamenti polari
sono leggeri, causando così una fusione parziale o soltanto da un solo lato. Nei
Poli attuali, ci sono infatti delle zone in cui le tracce ed i gas intrappolati
nel ghiaccio raccontano una lunga storia.
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