Zecharia Sitchin nella fase iniziale nella sua carriera di archeologo scoprì degli schemi ricorrenti che lo incuriosirono. Egli aveva un talento nel risolvere i puzzle che potessero essere analizzati in questo modo, che cioè presentavano degli schemi ricorrenti e più dati riusciva a raccogliere più ne era affascinato. Era come ossessionato. L'umanità dimostra una specie di amnesia collettiva rispetto ai passati slittamenti polari. Sitchin incontrò reazioni simili quando il suo puzzle, che stava prendendo forma in uno schema ben determinato, indicava la presenza di cataclismi periodici e di un pianeta orbitante che gli antichi chiamarono il dodicesimo pianeta. Questi grandi umanoidi avevano l'aspetto di divinità greche e andavano e venivano da questo dodicesimo pianeta che si avvicinava alla Terra e la conclusione inevitabile era che ciò sarebbe avvenuto ancora una volta sulla Terra! Di fronte a quelli che si opponevano rigidamente a prendere in considerazione queste conclusioni o ad analizzare i suoi dati così meticolosamente raccolti, Sitchin intensificò i suoi studi e cercò di convincere i suoi detrattori con fatti ancora più concreti, ed oggi le sue Argomentazioni possono essere difficilmente smentite da chi continua a negarne strenuamente l'evidenza. Ci sono quindi quelli che leggono e imparano, quelli che studiano e diventano sostenitori delle teorie del Sitchin e quelli che rifiutano di leggere o se costretti a farlo rifiutano di assorbire o di misurarsi coi fatti presentati.
I detrattori di Sitchin smentiscono le sue conclusioni dicendo che sono basate su
antiche testimonianze dei Sumeri che potrebbero essere interpretate in vari
modi. Ai ricercatori scientifici che presentano nuove teorie si concede il
tempo ed i mezzi di ricercare al fine di provare o smentire l'esattezza di quelle teorie. A volte alcune
teorie si dimostrano errate, o parzialmente errate, e quindi vengono
riviste e corrette e si procede ad ulteriori ricerche. A Sitchin, portatore di
un messaggio allarmante che tende a ridimensionare la grandezza degli esseri
umani arroganti convinti di essere l'unica creazione di Dio ed a terrorizzare
coloro che non possono occuparsi dell'idea di uno slittamento polare o di
potenti visitatori alieni, non viene data questa possibilità. Mentre è evidente
che gli umanoidi giganti avevano acquisito la padronanza del volo spaziale al
livello posseduto attualmente dall'uomo sulla Terra con le loro sonde, shuttles
e stazioni spaziali, e che i Sumeri
antichi conoscevano già i pianeti esterni del sistema solare, che sono stati
scoperti dall'uomo moderno soltanto nel secolo passato, altre conclusioni di
Sitchin non sono così chiare da essere basate sui fatti e quindi si espongono
alle critiche di altri scienziati.
Gli umanoidi giganti del dodicesimo pianeta hanno fatto esperimenti di
ingegneria genetica e rappresentato le loro fantasie, come opere di
fantascienza, nelle pitture murali. Queste idee sono state prese come fatti
reali da Sitchin, che non è riuscito a capire che quelle immagini potessero
costituire solo dei progetti, non fatti reali. Questi umanoidi non hanno
creato l' uomo, né generato incroci fra uomo e animale – creature
mitologiche con la metà inferiore di cavallo, e l'altra di uomo. Tali creature
non si sarebbero potute generare alterando il DNA, come qualsiasi genetista
potrebbe confermare, né trapiantando specie incompatibili si potrebbero mai
generare simili creature. Proprio come la Bibbia parla della creazione della
Terra e dell'umanità sotto forma di racconto, i racconti antichi dei Sumeri
sulla nascita dei pianeti nel sistema solare della Terra sono stati scritti
nelle forme adatte ad essere capiti dall'uomo comune. Erano forse questi
umanoidi presenti al tempo della creazione? No, le loro erano semplicemente
delle teorie, nate dalla loro posizione di superiorità, proprio come oggi gli
scienziati umani creano le loro teorie in base alle informazioni che ricevono
dalle loro sonde e telescopi. Quindi, oltre che come prova dell'esistenza di un
pianeta che periodicamente visita questo sistema solare approssimativamente
ogni 3.600 anni, queste testimonianze antiche dovrebbero essere osservate in
modo critico come si fa con un qualsiasi documento umano – che può riflettere
la teoria non dimostrata di un certo autore o riflettere il potenziale di un certo progetto o essere influenzato da
esagerazioni dell'autore stesso.